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L’omeopatia come cura di supporto migliora la qualita’ di vita dei pazienti oncologici

I risultati di uno studio condotto dal professor Michael Frass dimostrano gli effetti positivi, sulla qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti colpiti dal cancro al polmone, a seguito di un trattamento omeopatico in aggiunta ai trattamenti convenzionali.

fonte : https://www.shisso-info.com/

Lo studio è stato condotto da Michael Frass, professore presso l’Università di Medicina e medico specialista in medicina interna presso l’Unità Oncologica dell’ospedale di Vienna in Austria.

Pubblicato nel 2020 sulla rivista The Oncologist[1], questo lavoro valuta l’impatto dei trattamenti omeopatici sulla qualità (criterio principale) e sull’aspettativa di vita (criterio secondario) dei pazienti colpiti dal cancro del polmone a uno stadio avanzato.

 

Un esperimento che segue una metodologia rigorosa

Il prof. Frass ha condotto uno studio multicentrico controllato randomizzato in doppio cieco contro placebo a tre bracci, ovvero:

  • un gruppo “omeopatia”, nel quale i pazienti hanno ricevuto un trattamento omeopatico, oltre al loro trattamento oncologico convenzionale,
  • un gruppo “placebo”, nel quale i pazienti hanno ricevuto un placebo, oltre al loro trattamento oncologico convenzionale,
  • un gruppo “controllo”, nel quale i pazienti hanno ricevuto unicamente il loro trattamento oncologico convenzionale

 

Affinché i risultati fossero perfettamente obiettivi né i pazienti, né i loro medici sapevano chi stesse ricevendo il medicinale omeopatico o il placebo: è questo che si intende per studio in doppio cieco.

 

 

I risultati

Risultati sulla qualità di vita

I pazienti hanno risposto a due questionari specifici per valutare la qualità di vita in 3 momenti: all’inizio dello studio, dopo 9 settimane e dopo 18 settimane.

Questi test hanno permesso di misurare diversi effetti secondari, imputabili alla patologia o al suo trattamento, come la fatigue, la nausea, la perdita di appetito, i dolori…

Dopo 18 settimane, tutti i parametri relativi alla qualità di vita nel gruppo “omeopatia” sono significativamente migliorati rispetto al gruppo “placebo”.

 

Risultati sull’aspettativa di vita

Essi sono stati valutati due anni dopo l’inizio dello studio.

I ricercatori hanno constatato un aumento dell’aspettativa di vita di 7 mesi nei pazienti trattati con l’omeopatia a integrazione del trattamento oncologico convenzionale, rispetto al gruppo “controllo” (9 mesi nel gruppo “controllo” contro 16 mesi nel gruppo “omeopatia”).

Importante: I trattamenti omeopatici non guariscono il cancro. Questo impatto sull’aspettativa di vita può essere spiegato dal miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dall’attenuazione degli effetti secondati, che hanno permesso ai pazienti di tollerare meglio le terapie convenzionali e di evitare le interruzioni dei trattamenti.

 

Cosa emerge dallo studio del Prof. Michael Frass?

Lo studio ha dimostrato che un trattamento omeopatico, assunto a integrazione delle terapie convenzionali, aiuta i pazienti a vivere meglio la malattia e la terapia oncologica, riducendo in maniera significativa alcuni sintomi invalidanti. Questo miglioramento della salute e del benessere impatta positivamente sulla loro aspettativa di vita.

Questi risultati confermano quanto emerso da uno studio del 2015, condotto dalla stessa squadra di ricercatori, che aveva attestato i benefici dell’omeopatia sulla qualità di vita di pazienti colpiti da diverse tipologie di cancro.

Per approfondire:

Un’altra pubblicazione [2], datata marzo 2021, ha confermato gli effetti positivi dei trattamenti omeopatici come cura di supporto in oncologia. Essa è stata curata dal Dott. Jean-Lionel Bagot, medico francese, specializzato nelle cure di accompagnamento in cancerologia, pioniere dell’oncologia integrata. Sui 535 pazienti che hanno preso parte al suo studio, esso ha evidenziato che:

  • l’83% dei pazienti colpiti dal cancro, che utilizzano l’omeopatia come cura di supporto, è soddisfatto di questa presa in carico
  • I sintomi invalidanti come la fatigue, il dolore, l’ansia e la diarrea sono migliorati nell’ 80% dei casi.

[1] M. Frass et Al, Homeopathic Treatment as an Add-On Therapy May Improve Quality of Life and Prolong Survival in Patients with Non-Small Cell Lung Cancer: A Prospective, Randomized, Placebo-Controlled, Double-Blind, Three-Arm, Multicenter Study, in The Oncologist, 2020. Lien : https://theoncologist.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/onco.13548

 

[2] Étude du Dr. Jean-Lionel Bagot, Adeline Legrand, Ingrid Theunissen: Use of Homeopathy in Integrative Oncology in Strasbourg, France : Multi-center Cross Sectional Descriptive Study of Patients undergoing Cancer Treatment, in Homeopathy. PubMed, 2021. Lien : https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33662993/